Lettera aperta a “La vita in diretta”
Gentile Dott. Matano,
Nella puntata di ieri della Vita in Diretta, ha affrontato con i suoi ospiti il tema dell’Alopecia Areata, in conseguenza dell’ alterco tra Will Smith e Chris Rock alla notte degli Oscar.
Ringraziandola dello spazio dato all’ episodio e, soprattutto, alla patologia, in qualità di Presidente di un’ Associazione Nazionale che si occupa di sensibilizzare sul tema, devo fare un’ importante precisazione.
Una delle vostre ospiti, Alba Parietti, ha messo in relazione l’ esordio dell’ alopecia con la presenza di una patologia psichiatrica, mostrando di non conoscere la malattia e rischiando di offendere le migliaia di persone (donne, uomini e bambini) che ne soffrono.
Pur sapendo che la Signora Parietti non è un medico, è molto importante fare attenzione ai messaggi che si veicolano, soprattutto, in un momento di così grande attenzione.
L’ alopecia è una patologia autoimmune su base genetica. Il sistema immunitario impazzisce ed aggredisce i follicoli impedendo la crescita dei capelli. Non si conoscono le cause e, per tale motivo, non vi sono cure.
L’ alopecia non è causata dallo stress e men che meno da patologie psichiatriche. Lo stress, inteso come qualsiasi cosa che sollecita il sistema immunitario, può slatentizzare una malattia che è già inscritta nel nostro patrimonio genetico ma non ne è la causa diretta.
Lo stress, però, è una conseguenza di una malattia che non mette a rischio la vita ma porta con sé dolore, disagio, senso di impotenza, vergogna, fatica a riconoscersi.
In questa fase, abbiamo la possibilità di far conoscere la patologia a chi non ne soffre, di richiamare l’ attenzione di un sistema sanitario totalmente assente che non fornisce neppure le protesi a chi ne fa uso.
Come servizio pubblico avete una grande opportunità e responsabilità, non sprecatela diffondendo messaggi che feriscono tutte le persone che, con tanto coraggio, convivono con questa patologia.
Cordialmente,
Alessandra Sbarra