Dermopigmentazione, un intervento “artistico”
Essere colpiti dall’Alopecia è destabilizzante per tutti. Ci si ritrova a dover ricostruire la propria immagine, quella che a fatica si riconosce allo specchio, un pezzo alla volta, magari partendo proprio dalle sopracciglia. Restituirle a una persona che soffre di alopecia non è un semplice ritocco estetico. Significa tornare a poter trasmettere le proprie emozioni.
Questo è il tema di fondo che ha accompagnato la tre giorni fiorentina, cominciata il 12 febbraio scorso, alla quale hanno partecipato Alessandra Sbarra, presidente ASAA, la sua vice Francesca Fadda e Graziella Freni, segretaria dell’associazione. Non un semplice evento – promosso dall’Accademia Biotek Toscana in collaborazione con ASAA onlus – ma un vero e proprio corso di secondo livello per Dermopigmentiste specializzate, con un Focus sulle sopracciglia. La formazione è stata coordinata dalla dirompente ed energica Laurita Ricci, rappresentante Biotek per la Toscana, sempre capace di coinvolgere le corsiste.
“La prima delle tre giornate del corso di formazione è cominciata col nostro intervento” ha spiegato Francesca Fadda, vicepresidente ASAA Onlus. “Abbiamo chiarito che cos’è l’alopecia: una malattia genetica autoimmune che, spesso, porta con sé un forte disagio psicologico”. Un disagio che richiede ai professionisti di apprendere e sviluppare anche un approccio empatico. La dermopigmentazione infatti non è solo un trattamento estetico ma anche un intervento artistico, capace di restituire a un volto quelle capacità espressive e comunicative portate via dall’alopecia areata universale.
“Ricostruire le sopracciglia a una persona che le ha perse per colpa di questa patologia – ha detto Francesca Fadda – è come una seconda possibilità per tornare a usare un potente strumento comunicativo”. “Quello di cui non ci accorgiamo – ha precisato – è che le sopracciglia servono soprattutto a dare espressività e profondità allo sguardo, al viso; a trasmettere e comunicare emozioni”.
I costi di questi trattamenti possono variare dai 3-400 euro ai 7-800 euro per il primo trattamento. Il colore poi – essendo biotrasferibile -, tende a scolorire. Se il procedimento è stato eseguito correttamente, il trattamento andrà ripetuto non prima di un anno – con costi dimezzati già a partire dalla seconda seduta -, sebbene la risposta alla pigmentazione in ultima analisi vada sempre valutata caso per caso. A volte potrebbe rendersi necessario un ritocco dopo circa 5-6 mesi, altre volte anche dopo un anno e mezzo.
Capita che questi prezzi non siano accessibili a tutti: “Motivo per cui già da tre anni – ha concluso Francesca Fadda – l’associazione ASAA Onlus ha stipulato le Convenzioni BenEssere con dermopigmentisti, psicologi e psicoterapeuti, negozi di parrucche e anche con una bioprofumeria di Torino.